giovedì 29 marzo 2012

Ascoltando The Dark Side of the Moon............

Buongiorno,
dovevo pubblicare questo post da qualche tempo 
un piccolo inconveniente agli occhi mi ha "stoppato" per qualche giorno.
Nulla di grave, solo che hanno esagerato con le gocce per il fondo oculare....
e sono rimasta tipo "talpa cecalona", 
va meglio, l'importante è che tutto sia ok!

Amo le forme tonde, 
adoro gli orecchini,
mi piacciono i metalli,
mi piace martellare e modellare,
concavo e convesso,
mi piace la fiamma che trasforma il tono di base,
caldo e freddo,
chiaro e scuro.
Lamina di rame da 5 mm per ambedue le forme,
colori cangianti totalmente diversi
un piacere scoprirli.
Inserti in madreperla tenuti da un filo in rame
ton sur ton per il primo paio,
verde a contrasto per il secondo modello.


Fissare il perno è stato forse il momento più delicato,
non far vedere la saldatura, una vera soddisfazione personale.
Ho il marito che fa delle saldature da professionista, non risparmia sui commenti,
non sentire critiche da parte sua.........
capite a me?????   




Ho modellato queste forme sulle note di The Dark Side of the Moon
Questi tizi hanno segnato momenti importantissimi della mia vita,
e forse sento ancora la loro folli visioni......
ascoltarli dal vivo fu  un'emozione che non so descrivere....


Brain Damage, questo è il titolo del video postato
è qualcosa che mi scorre nelle vene e mi provoca sempre un senso di stordimento.


The Dark Side of the Moon " il lato oscuro della luna"
Il significato? Semplice da capire.
Si tratta della follia,
quella follia presente in ciascuno di noi, in ogni individuo.
La follia che in molti casi rende strani, pericolosi, anomali.......
Ma che in altre situazioni è la materia prima della creatività, dell'arte, dell'intuito.......
forse la grandezza dell'umanitaà


Brain Damage  (danno cerebrale)
.......e se la nube scoppia, il tuono è nel tuo orecchio
gridi ma nessuno sembra udirti,
e se il gruppo di cui fai parte comincia a suonare canzoni diverse
allora ti incontrerò sul lato oscuro della luna.
" Non posso pensare a qualsiasi cosa da dire tranne che........
penso che sia meraviglioso!"
E' la traduzione dell'ultima parte del brano....quella in cui mi ritrovo da sempre.


Ok, a questo punto ringrazio chi ha avuto la costanza di arrivare fino in fondo,
non ho idea se condividete o meno su questo brano,
ma sapete come sono fatta...giusto???


Un bacione e grazie di tutto.
Cinzia


Gli orecchini sono volati sui lobi di ragazze che amano il gruppo......
manco a farlo apposta!!!!

lunedì 19 marzo 2012

Questione di feeling,solo di feeling, è così anche per me!

Battere il rame per modellarlo,
texturizzare a piacere,
sentire i colpi del martello che accompagnano  la mia fantasia.
Il mistero della ricottura,
affascinanti le sfumature date dal calore della fiamma.


Esiste un filo d'unione tra le lamine che utilizzo per i miei bijoux, e il mio essere persona.


Prediligo lamine spesse nei manufatti
devo "faticare" perché il risultato soddisfi le mie aspettative
devo "sentire" il metallo che piano piano risponde alle mie esigenze.


Nella vita prediligo persone di "spessore"
quelle che non hanno paura di  giocarsi la faccia
quelle che non vogliono piacere a tutti
quelle che dopo aver creduto in certe idee........
si son rese conto del "bluff"...
e non hanno paura di criticarlo.


Così sono i metalli di spessore,
non temono i colpi del mio martello,
non si deformano al calore della fiamma,
si rafforzano,
si temprano al contatto con il liquido freddo,
docilmente assecondano i miei fantastici voli pindarici.


Bracciale in rame con fascetta rigida e link.
Lo spessore della lamina è di 0.8 mm
la fascetta è alta circa 1,3cm  lunga 8 cm.
Perle in pasta di turchese,
insieme che  amo in modo particolare.
Link realizzati con filo di rame da 1,50
chiusura classica ad Esse,
Trattato con cristallina a prevenzione della naturale ossidazione.


Sono convinta che alla lunga il lavoro serio e consapevole ripaghi
 "la fatica" e l'impegno,
come sono convinta che il fuoco di paglia non scaldi.
E' quello che mi ripeto sempre,
quello che cerco di trasmettere alle mie allieve, alle persone che mi chiedono consigli.


Un baciotto e buon tutto quello che state facendo,sognando, immaginando.
Cinzia

giovedì 15 marzo 2012

Ogni promessa è debito, impastiamo e poi ...........

Come promesso nel precedente post ,
ecco i passaggi per realizzare l'impasto per la Cartapesta o Papier Mache.... che dir si voglia.
Tengo a precisare che non c'è nulla di nuovo, tante sono le varianti che si possono adottare, tanti i modi di preparazione, tanti gli ingredienti più o meno facilmente reperibili.


Tipo di carta da usare:
carta di giornale, cartoni delle uova, carta scottex, carta igenica. 
No alle carte patinate ( quelle delle riviste per intenderci ) 
perché non macerano bene.


Anche nell'impasto le variabili sono molte,
aggiunte di colle varie, polveri di gesso, polveri ceramiche, oli  etc etc.


Per quanto mi riguarda, credo che questo sia l'impasto più semplice e,
molto probabilmente alla portata di tutti.




Il materiale è facilmente reperibile.
Contenitore di plastica, colla vinilica, carta igenica o carta scottex, frullatore ad immersione,
se non avete il frullatore ad immersione, 
mescolare con le "sante manine".




Nel contenitore di plastica spezzettiamo la  carta igenica ,
copriamo con l'acqua calda e lasciamo in ammollo per circa 1/2 ora 


Preferisco la carta igenica o la carta scottex perché macera velocemente,
e perché il fondo bianco è subito pronto.

Per ottenere una consistenza più fine e omogenea
utilizziamo per qualche minuto un frullatore ad immersione. 


 Con un colino filtrare la carta ormai ridotta in poltiglia eliminando l'acqua in eccesso,

senza tuttavia strizzarla eccessivamente.


La pasta deve essere morbida elastica e non contenere pezzi di carta.




Trasferire il composto in una terrina,
aggiungere la colla vinilica fino ad avere una consistenza morbida e omogenea,
mescolare bene. 
Chiaramente le dosi di colla  sono in rapporto al volume di poltiglia.




La pasta è pronta.
Facile da modellare, leggera, infrangibile.
Una volta asciutta si può scolpire, carteggiare, forare, colorare a piacere, assemblare a vari  materiali.

La cartapesta così ottenuta può essere conservata per diversi giorni,
ben chiusa all'interno di sacchetti di plastica, 
quelli usati per conservare gli alimenti nel freezer.


Spero sia tutto chiara, in caso contrario sapete come trovarmi.
Vi ringrazio per i commenti, per le mail con cui avete accolto il post precedente.


Ho ricevuto  la mail di Keirsten  una super creativa che conosco da tempo,
entusiasmante discutere  su tecniche e varie, 
meraviglioso scambiare con questo tipo di persone.
  
Ringrazio  una bloggerina  che regala emozioni con i suoi fili di metallo. 
Sapete tutti come la penso sui premi e compagnia bella,
ma alcune persone hanno una caratteristiche che amo in modo particolare,
non sono "falsamente umili",
sanno capire le  "critiche costruttive", amano crescere per gradi.
Lulu, tu sei una di queste.


A questo punto  non mi rimane che augurarvi buon tutto quello che state facendo,
pensando o sognando.
Un baciotto,
Ciao e ci sentiamo.
Cinzia.

lunedì 12 marzo 2012

Papier Mache o Cartapesta?????? Lascio a voi.

Buongiorno e ben trovate/i,
passato un buon w.e.???
Finalmente sembra arrivata la primavera,
togliamo sciarpe, scialli, scaldacolli e divertiamoci con le collane.........
che poi a ben guardare anche in inverno sono andate alla grande!


Papier Mache  per gli esterofili  (ultimamente fa molto trendy)
Cartapesta, per quelli che la lavorano da una vita, 
e un pochetto se ne fregano dell'esterofilia  (tipo la sottoscritta)
chiamatela come vi pare, tanto la sostanza non cambia.




 La cartapesta è un impasto che si prepara senza nessuna difficoltà,
con materiali di recupero ( vecchi giornali, cartoni delle uova, carte veline, etc), acqua e colla.
Facile da modellare, leggera e infrangibile.
Una volta asciutta, si può carteggiare, scolpire, forare, colorare come vogliamo.
In seguito vi mostrerò un tutorial fotografico per rendere meglio l'idea.




Le bolle di varie misure sono state forate dopo l'asciugatura,
i toni metalizzati e lo spessore dei colori Decoglass Volume
rendono il tutto veramente particolare.


I collegamenti per le bolle sono realizzati a mano,
chiodini e spirali in filo di ottone da 0,80 brunito e invecchiato come  da queste parti
I ghirigori del girocollo sempre in ottone, spessore 1,50
forgiato con il sistema di cui sopra e  cesellato a mano.
Il restante della catena, semplice e di serie. 




Particolare della chiusura a T,
saldatura a stagno per chiudere l'anello......
ben riuscita direi. 




Leggera e sicuramente d'effetto, 
il tono anticato le dona un'aria glamour perfetta per questo inizio di primavera.


Mi piacciono i bijoux,
mi piacciono i materiali alternativi,
mi piace essere fuori dagli schemi,
mi piacciono le persone che sanno cogliere la mia essenza,
mi piace il mio lavoro e ringrazio sempre chi crede nelle mie potenzialità.


Un bacio e buon tutto quello che state progettando, realizzando, sognando.
Cinzia.

lunedì 5 marzo 2012

Leaf pendant necklace..........che ne dite?????

Ma quanto mi piacciono le foglie!
Il movimento elegante delle piegature,
la forza che imprimo nel modellare e cesellare seguendo solo il mio istinto,
senza schemi o disegni preparatori, 
solo la mia sensibilità e l'amore verso la materia che cambia al mio volere.



Lamina di rame da 6 mm,
lamina di alluminio riciclata,
lamina di ottone da 5 mm.



L'ottone è un materiale che mi affascina sin dai lontani tempi scolastici,
mi ricorda i monili antichi.
Fusione, forgiatura,saldatura, cesello,
tecniche che già prima di Cristo, si usavano per dare vita a ornamenti e gioielli


 Di contro, non amo il suo colore sfacciato,
 i suoi riflessi falsamente caldi.
Maltrattarlo, diventa la soluzione.
Bisogna trasmettergli la forza che hai dentro,
il piacere della fatica,
la rabbia dell'errore,
l'amore verso quella piegatura particolare.
Una patinatura in varie fasi per ottenere un tono caldo e satinato.
Sboccia la passione.  


Come spesso declamava il caro professore di Modellato....
"bisogna sudare per raggiungere l'obbiettivo".


Creo l'elemento di aggancio in alluminio,
 unisco con un gioco di fili a contrasto.


Filo di alluminio da 0,30, uncinetto n°3, micro perline in vetro.
Catenelle a misura per il girocollo, una goccia di vetro e voilà la chiusura.


Per quanto mi riguarda, non credo esistano materiali più o meno belli,
la passione, la dedizione nella ricerca,la gioia nel dare libero sfogo alla fantasia,
l'umiltà di voler crescere sempre e migliorarsi, questo fa la differenza.


Voglio ringraziare  Francesca , per le delizie che ci regala,
e per la sensibilità che mi ha dimostrato nel tempo, in assoluta libertà di comportamento.
Un baciotto e  bene così.


Ciao a tutti/e e buon inizio di settimana con tutto quello che vi pare e piaceeee!!!!
Cinzia.

giovedì 1 marzo 2012

Caro amico ti scrivo..........


..........l'artista è colui che riesce a regalare.
Citavi questa frase,
posso assicurarti che mi hai regalato momenti unici.
Sulla Piazza Grande dove sei, regala ancora. 
Ciao Lucio.